“Il Governo Meloni ha scelto di portare avanti il progetto del Ponte. Oggi è troppo facile alimentare l’ideologia del Sì o del No a tutti i costi.
Noi, come Sud chiama Nord – che siamo sul territorio, tra la gente e abituati ad amministrare – chiediamo una legge speciale nazionale per Messina e per tutta l’area connessa al Ponte sullo Stretto.
Se quest’opera verrà realizzata, i cittadini e le comunità non dovranno subirne le conseguenze in maniera inerme. Chiediamo una legge speciale che garantisca vivibilità e sviluppo e che finanzi tutte le infrastrutture necessarie e collaterali al Ponte”, affermano in una nota Laura Castelli, presidente di Sud chiama Nord, e Francesco Gallo, deputato alla Camera di ScN.
“Se il Ponte deve essere un’opera strategica, allora bisogna colmare il gap infrastrutturale del Sud rispetto ad altre aree del Paese.
Queste sono le cose che interessano davvero ai cittadini, non lo scontro tra Governo e Corte dei Conti”, concludono Castelli e Gallo.
