«In conferenza dei capigruppo siamo stati determinanti e ci siamo opposti con fermezza al contingentamento dei tempi per l’articolato mentre abbiamo votato a favore per il contingentamento dei tempi sulla discussione generale spesso intrisa da interventi vuoti e fuori tema. Abbiamo anche chiesto che la conferenza venga aggiornata a domani sera prendendo atto delle dinamiche che legittimamente si manifesteranno in Aula. Siamo pronti ad affrontare il dibattito, anche giorno e notte. Mia moglie prima di venire mi ha preparato 15 slip in modo tale che se dobbiamo stare 15 giorni e 15 notti sono attrezzato. E quindi non ho nessun timore di affrontare un’aula secondo una discussione ordinata e in base a quello che finora è stata la richiesta della minoranza di avere più tempo per la discussione. Ma nel rispetto delle regole, non dei diktat di chi è stato relegato a stare all’opposizione”.
Così l’on. Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord, nel corso del suo intervento in Aula all’ARS.
«Questa variazione di bilancio va approvata – ha aggiunto De Luca – perché contiene misure importanti. Ma è doveroso anche chiarire ai siciliani cosa stia accadendo in questo Parlamento: il regolamento non è cambiato, sono cambiate invece certe dinamiche. È evidente che da Roma sono arrivati ‘ordini di scuderia’ che hanno improvvisamente alterato gli equilibri, e tutto questo è inaccettabile».
«E ancora una volta – ha proseguito – sento parlare con leggerezza di ‘compravendita di voti’. Chi fa affermazioni del genere offende l’intero Parlamento. Se qualcuno è abituato a scambiare un biglietto per lo stadio con un voto in Aula, parli per sé. Io, che per oltre dieci anni sono stato oggetto di persecuzioni giudiziarie, non consento a nessuno di infangare la mia storia e la mia integrità. Leader di partito che oggi siedono in quest’Aula si sono comportati da sciacalli quando sono stato arrestato ed anche al cospetto di un’ordinanza che ha riscritto quindici anni di accuse infondate nei miei confronti non ho sentito le scuse da parte di nessuno».
«Se serve – ha concluso – sono pronto a raccontare pizzino per pizzino tutto ciò che è successo in questi due anni in quest’Aula, dinamiche cosiddette riservate incluse. Basta con la narrazione ipocrita tra buoni e cattivi.
Noi siamo favorevoli ad andare avanti con i lavori, ma senza farci intimidire da chi vuole strumentalizzare il regolamento per fare opposizione pretestuosa ed a fondo perduto indossando i panni del Savonarola in versione 4.0”