Si è svolta questa mattina, presso Palazzo Minoriti a Catania, la conferenza stampa di presentazione del percorso politico “Governo di Liberazione”.
Alla conferenza presenti l’on. Cateno De Luca, l’on. Giuseppe Lombardo e il coordinatore regionale di Sud Chiama Nord Danilo Lo Giudice.
Al centro dell’incontro, una visione complessiva di riforma del sistema siciliano, accompagnata da un’analisi severa delle criticità che oggi bloccano lo sviluppo dell’Isola. De Luca ha illustrato le priorità del progetto, ponendo al centro la sanità, la pubblica amministrazione, il rapporto tra enti locali e Regione e la necessità di mettere fine a quelle dinamiche che da anni frenano investimenti e qualità dei servizi.
«In Sicilia, ha affermato De Luca, è indispensabile avviare una riforma vera dei sistemi principali della pubblica amministrazione. Serve il coraggio di verificare gli effetti delle norme introdotte in questi anni, a partire dalla riforma sanitaria del 2009: dobbiamo capire se quel modello abbia prodotto risultati reali, non solo numeri su un bilancio. La sanità non può essere trattata come una questione ragionieristica», ha affermato.
De Luca ha poi richiamato le recenti inchieste giudiziarie che hanno coinvolto dirigenti e funzionari regionali, sottolineando come queste vicende evidenzino un problema strutturale:
«Il rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione è malato. E il rapporto tra autonomie locali e Regione lo è altrettanto. Noi vogliamo incidere su questo nodo, perché senza un sistema sano non può esistere sviluppo».
Altro passaggio è stato dedicato al sistema autorizzatorio e alle lentezze burocratiche che paralizzano la spesa pubblica e gli investimenti, aprendo la strada a pressioni e favoritismi.
«In Sicilia abbiamo un problema enorme: le autorizzazioni e i passaggi di ufficio diventano spesso terreno di raccomandazioni o di interferenze. Questo mette a rischio investimenti importanti. Noi lo chiamiamo senza mezzi termini pizzo legalizzato. Il nostro compito è proporre riforme strutturali che impediscano a qualunque futuro governo regionale di essere contaminato da queste dinamiche», ha detto De Luca.
Al centro della conferenza anche il tema del trasporto pubblico locale su cui già nelle scorse settimane Sud chiama Nord ha acceso i riflettori.
A tal proposito l’on. Lombardo ha evidenziato come le criticità emerse nelle ultime settimane – dai sequestri dei mezzi alle irregolarità nella documentazione, fino alle condizioni di sicurezza e al rispetto delle norme sugli orari di guida – confermino l’urgenza di un intervento strutturale.
«Parliamo di un servizio finanziato con risorse ingenti – ha sottolineato – che deve garantire standard elevati e non può trasformarsi in un terreno di disservizi e rischi per i cittadini. Su questo Sud Chiama Nord continuerà a mantenere la massima attenzione».
«Con il Governo di Liberazione – ha concluso Lo Giudice – stiamo attraversando tutte le province siciliane per incontrare tesserati, amministratori e cittadini. È una chiamata alla responsabilità collettiva: liberare la Sicilia dai blocchi del sistema significa cambiare le regole che tengono questa Regione ferma da trent’anni. E noi siamo pronti a farlo, insieme».

