“Il risultato del referendum è stato totalmente negativo. Solamente il 30% degli italiani ha scelto di andare a votare.
Sindacati e partiti di opposizione che hanno voluto questo referendum oggi ne escono con le ossa rotte.
I partiti di maggioranza che hanno spinto i cittadini a non votare di certo non possono esultare.
Oggi hanno perso tutti.
Come SUD chiama NORD abbiamo dato come indicazione di andare a votare, perché per noi davanti alla possibilità di poter esprimere un voto, bisogna sempre avere la possibilità di scegliere.
Ma l’esito di questo referendum rafforza quelle che erano state le nostre riflessioni alla vigilia del voto: i quesiti sul lavoro non sono al passo coi tempi, non rappresentano le esigenze reali dei lavoratori di oggi. E il fatto che il 70% di italiani abbia scelto di non votare ne è la chiara dimostrazione.
Sul NO alla cittadinanza permettetemi di fare una riflessione ulteriore. Noi siamo stati tra i pochi, anzi pochissimi, a dare come indicazione di voto NO.
Questo quesito è stato l’unico combattuto, infatti circa il 40% dei cittadini ha votato NO.
Infine lasciatemi dire altre due cose.
La prima: non è stato molto elegante, per i leader di Pd, Avs e 5s usare una piazza contro le vittime di Gaza per motivi di propaganda politica interna sul referendum.
Per concludere, voglio ringraziare i nostri elettori che ancora una volta hanno dato segno di grande maturità, abbiamo dimostrato di essere una forza politica che a differenza di tante altre non agisce sulla base delle ideologie ma analizzando in fondo le questioni. Questo è ormai il nostro carattere distintivo che ci farà prendere decisioni importanti, insieme ai nostri militanti, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali”.
Questa la dichiarazione di Laura Castelli, presidente di Sud chiama Nord.