Sono 71 gli autobus di proprietà dell’AST che non possono essere impiegati nei servizi extraurbani, seppur in condizioni di efficienza tecnica, perché non inseriti, a suo tempo, nel provvedimento di deroga del MIT relativo ai veicoli Euro 3, adottato con Decreto Dirigenziale del 29 dicembre 2023, n. 241.
A farlo notare al presidente della Regione Renato Schifani è il deputato di Sud chiama Nord Giuseppe Lombardo che sottolinea come il MIT “non abbia potuto recepire le integrazioni formulate da AST S.p.A. perché sono state trasmesse agli Uffici regionali competenti oltre la tempistica – indicata dall’Assessorato regionale – che ne avrebbe consentito l’inoltro nei termini utili- spiega Lombardo-. Il risultato è che per sopperire all’impossibilità di far circolare questi 71 mezzi, la governance pro tempore, già nel corso del 2024, ha fatto ricorso in misura sempre più rilevante all’impiego di autobus acquisiti mediante “nolo a caldo”, con ripercussioni sull’operatività degli uffici movimento delle sedi periferiche, costretti ad accorpamenti di turni e corse per contenere gli effetti della riduzione del parco mezzi sulla produzione dei servizi”.
Una situazione che “oltre a generare significative difficoltà logistiche ha determinato un aggravio strutturale dei costi necessari a garantire la regolarità della produzione chilometrica”. Basti pensare che “nel solo periodo gennaio–maggio 2025 AST S.p.A. ha sostenuto oneri pari a circa 2,5 milioni di euro per il ricorso al nolo a caldo, al fine di garantire la necessaria operatività dei servizi presso le sedi periferiche di Palermo, Catania, Modica, Messina e Siracusa”.
Alla luce di tutto ciò Lombardo chiede al governatore Schifani di sapere se “nella qualità di socio unico di AST S.p.A., non ritenga necessario accertare con urgenza quali uffici, dirigenti o figure amministrative – sia regionali sia aziendali – abbiano concorso, con omissioni o ritardi, alla tardiva trasmissione dei dati e alla conseguente mancata inclusione dei mezzi nell’elenco ministeriale recante la deroga al divieto di circolazione per i veicoli Euro 3”.
Invita quindi il presidente a valutare se “disporre una compiuta e analitica valutazione del danno economico derivante dall’attuale impossibilità di impiegare i 71 autobus, acquistati con risorse pubbliche e oggi non utilizzabili nei servizi di trasporto extraurbano, anche per quantificarne l’impatto sul bilancio aziendale e sull’efficienza complessiva del TPL regionale”.
L’interrogazione del deputato di ScN si conclude con la richiesta di valutare se “attivare le misure consequenziali, ivi comprese le eventuali azioni di rivalsa, nei confronti di coloro che, attraverso inerzie, negligenze o inosservanze procedurali, abbiano determinato un pregiudizio economico all’azienda e compromesso la continuità e la funzionalità del servizio pubblico essenziale di trasporto.”
