Nel corso della presentazione del progetto politico “Governo di Liberazione” a Ragusa, l’on. Cateno De Luca ha illustrato – anche attraverso una metafora calcistica – la visione che Sud Chiama Nord propone alla Sicilia per costruire una vera alternativa di governo.
De Luca ha spiegato che in ogni squadra arriva un momento in cui, pur avendo un gruppo affiatato, serve qualcosa in più per vincere davvero il campionato:
«Nel calcio – ha detto – capita che una squadra cresciuta insieme, che ha già vinto qualche partita, si renda conto che così non può vincere il campionato. Allora si va a cercare il fuoriclasse, il giocatore che in altri contesti ha dimostrato il suo valore, ma che lì non ha avuto le condizioni per far vincere il campionato. È un meccanismo normale: se vuoi arrivare in cima, devi investire sul fuoriclasse.»
Ricollegandosi al dibattito politico siciliano, De Luca ha commentato:
«Il cosiddetto campo largo si considera una squadra affiatata. Nel 2022 dicevano di essere uniti, poi si sono divisi in due squadre appena arrivati in campo. Tre anni fa si sono massacrati, oggi fanno finta di essere compatti. Sono andati pure sotto il mantello di San Martino, ma non ci hanno voluto: non ci hanno invitato. E gli ostracismi non servono a nulla, perché non si cambia una terra con queste logiche.»
Il leader di Sud Chiama Nord ha poi rilanciato la metafora:
«Se una squadra vuole vincere il campionato, prende il fuoriclasse. Se invece vuole solo vincere qualche partita e restare nelle zone alte della classifica ma senza arrivare al titolo, allora fa altre scelte. Il punto ora è semplice: il centrosinistra deve decidere se vuole continuare a fare opposizione sterile o se vuole tentare di vincere il campionato.»
«Il campionato – ha aggiunto – si può vincere in un solo modo: prendendo chi fa la differenza. Piaccia o no, i sondaggi e i numeri dicono che in Sicilia i fuoriclasse siamo noi. Quindi se vogliono vincere le elezioni devono scegliere Cateno De Luca come candidato alla presidenza della Regione. Siamo riconosciuti dall’elettorato regionale. E lo siamo perché non abbiamo mai cercato di fare finta politica nazionale: siamo un movimento regionale che funziona e che ha costruito una credibilità reale nei territori.»


La tappa di Ragusa si inserisce nel tour di presentazione del Governo di Liberazione, che in queste settimane sta attraversando la Sicilia per incontrare stampa, cittadini e sostenitori.
