Si è svolta questa mattina a Trapani la conferenza stampa con l’on. Cateno De Luca, il coordinatore regionale di Sud Chiama Nord Danilo Lo Giudice e il consigliere comunale Salvatore Daidone, tappa del percorso politico che il movimento sta portando avanti in tutta la Sicilia per presentare il progetto del “Governo di Liberazione”.
Durante l’incontro, De Luca ha illustrato alla stampa i prossimi passi per il Governo di Liberazione:
«A gennaio – ha spiegato De Luca – presenteremo ai siciliani una nuova disponibilità che stiamo definendo coinvolgendo il mondo delle professioni, dell’università e soprattutto dell’imprenditoria. Vogliamo consegnare al Parlamento siciliano una nuova idea di Regione, indispensabile per superare quella deriva parassitaria che le recenti vicende giudiziarie hanno portato alla luce.
Noi abbiamo messo in evidenza tante criticità di questo governo e continuiamo a incalzarlo sui temi importanti. Siamo all’opposizione e ci restiamo, ma abbiamo scelto di essere un’opposizione responsabile. Il nostro ruolo è chiaro: portare la Sicilia a chiudere un ciclo e ad aprirne uno completamente nuovo.»
Riferendosi al clima di conflitto che sta attraversando la città di Trapani invece, De Luca ha lanciato una proposta destinata a far discutere:
«Trapani oggi sembra essere il simbolo di un conflitto che non fa bene alla città: da una parte l’imprenditore Valerio Antonini, dall’altra il sindaco Giacomo Tranchida. Io dico basta!
Sono qui per presentare il nostro Governo di Liberazione, ma anche per lanciare una provocazione costruttiva: mi propongo come paciere tra i due.
Se davvero hanno a cuore Trapani, si siedano a un tavolo – anche scomodo – e parlino davanti ai cittadini. Io sono pronto a metterci la faccia e a guidare questa mediazione. Perché Trapani ha bisogno di responsabilità».
Ripercorrendo gli ultimi anni, De Luca ha ricordato anche il percorso del movimento nella città:
«Alle scorse elezioni siamo partiti da esperienze già consolidate in territori come Messina, dove la nostra amministrazione aveva dato prova di risultati concreti. A Trapani, invece, siamo arrivati correndo, con liste costruite in pochissimo tempo perché le elezioni furono anticipate e non ci fu la possibilità di programmare come avremmo voluto.
Questa volta è diverso. Possiamo lavorare provincia per provincia, costruendo una presenza organizzata e competitiva. Il quadro politico non è più quello del 2022: allora dovevamo far conoscere un modello, oggi quel modello è riconosciuto. Il nostro è il partito dei sindaci, e il Governo di Liberazione offrirà una nuova chiave di lettura alle dinamiche regionali.»
Il coordinatore regionale Danilo Lo Giudice ha rimarcato il valore del nuovo percorso:
«Oggi a Trapani si apre una fase nuova per Sud Chiama Nord. Con il Governo di Liberazione non stiamo solo presentando un tour, ma un progetto di cambiamento radicale. Trapani ha tutte le potenzialità per essere protagonista di questo percorso.»
Il tour proseguirà nei prossimi giorni nelle altre province siciliane, con ulteriori conferenze stampa, incontri pubblici e momenti di confronto con cittadini, amministratori e stampa.
