Intervista a Il Mattino
di Dario De Martino
Laura Castelli, presidente di Sud chiama Nord e già viceministro dell’Economia vicina a Luigi Di Maio con i Governi Conte e Draghi, è vero che il suo movimento politico sosterrà Edmondo Cirielli alle prossime elezioni?
«Sì, supporteremo con convinzione Cirielli e la sua lista del presidente su tutta la Regione. È una scelta fatta sulla persona. Io personalmente lo conosco da tempo per aver condiviso con lui l’esperienza parlamentare, quando lui era questore alla Camera e io ero al Governo. Come da tempo stiamo procedendo con il nostro movimento, la nostra è una scelta fatta sulle persone. E per noi Cirielli rappresenta la vera discontinuità con il passato. Ma soprattutto è un uomo competente che entra nel merito dei problemi e può rappresentare la vera svolta per la Campania».
In cosa, secondo lei, Cirielli è preferibile rispetto a Roberto Fico?
«Innanzitutto perché si apre al confronto sui temi. Entra nel merito dei problemi, conosce le materie e sa come portare avanti i processi che possono migliorare le condizioni di vita dei cittadini campani.
Insomma, è in grado di unire grande competenza e molto ascolto. Il nostro modello di politica è fatto di proposte concrete già applicate sui territori, che funzionano.
Abbiamo parlato di alcuni temi e porteremo avanti le nostre proposte per la Campania».
Ce ne dica qualcuna.
«Stiamo organizzando un evento a Napoli in cui illustreremo le nostre idee. Ne racconto una che abbiamo avanzato anche per la Calabria.
Perché il nostro movimento, fondato da Cateno De Luca, guarda sempre al Mezzogiorno come priorità. Si tratta di come finanziare concretamente i Lep, già su base regionale.
Usando i fondi europei e finanziando le comunità energetiche, con partenariati pubblici-privati, si sviluppano proventi che, dovendo avere come obiettivo il sociale, possono finanziare i Lep. Ecco, questo un esempio di un tema impostato in maniera non ideologica ma concreta».
Come si concretizzerà il vostro sostegno a Cirielli?
«Abbiamo avviato un dialogo con lui. Ci saranno dei nostri rappresentanti nella lista del presidente. Si tratta di professionisti ed esponenti della società civile. La nostra storia in Campania è abbastanza recente. Ma si tratta di una comunità vera.
Imprenditori, professionisti e persone che non sono ideologizzate ma hanno la testa protesa sulle cose da fare».
Cirielli ha detto che il “ribaltone è possibile”. Ci credete?
«Credo nella sua persona e in quello che ho avvertito in questi giorni. Ho visto molto entusiasmo da parte di tante persone che aspettavano una vera alternativa. Cirielli è un candidato che parla al mondo delle imprese, a chi vuole legalità e a tutti quei settori che non si sentono rappresentati dal candidato di centrosinistra.
Registro grande entusiasmo e crediamo nella possibilità di successo di Cirielli».
Avete sostenuto Acquaroli nelle Marche e Occhiuto in Calabria. Il vostro movimento è ormai schierato col centrodestra?
«Nelle Marche e in Calabria abbiamo scelto per la continuità di due Regioni che sono state amministrate bene.
Noi scegliamo di volta in volta in base alla valutazione sui candidati. Ma non è un caso se in questo momento storico sulle Regioni più importanti del Sud scegliamo il centrodestra.
Le ricette proposte dai candidati del centrodestra le troviamo sicuramente migliori rispetto a quelle degli avversari.
Su molti temi nazionali ci troviamo vicini al centrodestra, a partire dalla riforma della giustizia. Con l’opposizione troviamo difficoltà perché agiscono solo contro gli avversari e non entrano nel profondo dei temi. Noi badiamo sempre alla concretezza e lo faremo anche in questo caso».